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Le maschere

Immersi appieno nell’atmosfera di carnevale, in questo articolo affronteremo la tecnica di produzione di un tipico prodotto carnevalesco, la maschera, che trova la sua sublimazione artistica nelle maschere in cuoio, create con una tecnica antica ma tutt’oggi conservata e affinata.

Le maschere sono un articolo che Dealfa produce da decenni, su misura per l’utilizzo teatrale e finemente decorate per l’utilizzo da arredamento.

Indagare sulla storia e sul significato della maschera va a distruggere la natura stessa della maschera, ossia il mistero. Va però evidenziato che la maschera è un oggetto che viene testimoniato fin dagli albori della civiltà, nel Paleolitico Superiore ad esempio. Se allora le maschere venivano usate per i rituali ascetici e come protezione del volto, col tempo hanno assunto un ruolo mutevole. Ad esempio nel teatro antico greco, dove per un attore che interpretava un personaggio l’utilizzo di una maschera era essenziale. Maschere e falli in cuoio divennero elementi scenici divertenti successivamente, nella commedia classica.

Col passare del tempo le maschere hanno anche assunto un ruolo più pragmatico, se pensiamo alle maschere antigas o da saldatore, oggetti però che non incarnano perfettamente il ruolo di una maschera, ossia quello di riprodurre un altro volto umano, mascherando il proprio.

La lavorazione stessa delle maschere in cuoio costituisce una vera e propria forma di intrattenimento.

Innanzitutto, la pezza di cuoio viene posta in un recipiente pieno di acqua molto calda, e strofinata. Con questo procedimento, la pezza verrà scrostata e lavata via dal grasso. Questo passaggio è differente dalla bollitura del cuoio, che viene invece utilizzata per la produzione di armature medievali.

La pezza avrà ora la consistenza simile a quella di una stoffa. Appena tirata fuori dall’acqua, viene adagiata su di un calco.

I calchi possono essere in legno o in resina. Quelli in legno permettono un lavoro più preciso, poiché il cuoio verrà fissato con dei chiodi nelle parti che verranno poi tagliate, come gli occhi, la bocca e i lati della testa e durano di più rispetto a quelli in resina.

Il cuoio andrà adesso lavorato con entrambe le mani e la pressione di tutte le dita, che andranno a plasmare il volto del calco, imprimendolo nel cuoio. E’ questo il passaggio più suggestivo: vedere un viso che prende vita, plasmato dalle mani di un artigiano, che per un paio di ore abbondanti massaggerà la pezza di cuoio, e inciderà i dettagli con un martello e piccoli punzoni.

A questo punto si passa a tagliare via le imperfezioni fino ad arrivare alla forma desiderata, e la maschera si asciugherà.

Se invece si tratta di una maschera da arredamento, nessuna imperfezione andrà tagliata, ma esse fungeranno da cornice della maschera stessa, e il prodotto sarà arricchito da colorazioni con prodotti acrilici, e asciugherà anch’essa.